Credi alla apparenze?
Credi di essere al sicuro?
Conosci veramente chi ti è vicino?
La verità deve venire a galla...
Sono queste le domande poste nella copertina de "Il profumo delle foglie di limone" di Clara Sànchez.
L'ho comprato anni fa per fare un regalo a mia madre: naturalmente lei non l'ha mai letto anche se mi ringraziò dicendomi "Ohhhh si lo inizierò subito!". Quindi qualche tempo fa, mentre ero alla ricerca di un libro vecchio o dimenticato nei meandri di casa mia, ho trovato dentro a un cassetto polveroso questo romanzo. "Dato che non ha avuto le attenzioni di mia mamma avrà le mie" ho pensato. E sono stata subito trasportata in Spagna, in un piccolo paesino sulla Costa Blanca.
La protagonista della storia è Sandra, una giovane ragazza incinta con una vita molto complicata sulle spalle e proprio per questo decide di rifugiarsi in questo piccolo "paradiso".
Ben presto conosce due adorabili vecchietti: sono gentili, comprensivi e disponibili e presto si trasferisce a casa loro: una villetta affacciata sul mare che profuma di foglie di limone. Sembrano i nonni che non ha mai avuto!! Già. Sembrano. In realtà i due nonnetti non sono altro che ex fascisti. Lui faceva parte delle SS e ha ucciso a sangue freddo centinaia di ebrei nei campi di concentramento. Lei è pure peggio : è una specie di vampiro assetato di potere ,disposta a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo, con qualsiasi mezzo. E Sandra tutto questo non lo sa. Si trova nella tana del leone e invece pensa di avere a che fare con due adorabili coniglietti. Scoprirà la verità grazie a Julian, un pluri ottantenne sopravvissuto al campo di concentramento che chiede vendetta. Sa chi sono realmente i Christensen (i due adorabili vecchietti) e vuole che paghino per le loro atrocità. Riusciranno Sandra e Julian, insieme, a riuscirci?
Un libro che mi ha colpita. Non è una semplice storia inventata ( certo, i personaggi lo sono) ma tratta un tema ATTUALE. Ancora oggi purtroppo esistono ex fascisti, ex omicidi, ex psicopatici che sono riusciti a scampare a processi che gli avrebbero dato come minimo l'ergastolo, e invece adesso si godono gli ultimi anni della loro vita in una bella villetta vicino al mare o in qualche posto esotico. Vi sembra giusto?
Provate a pensare al vostro vicino che conoscete da una vita. Si, intendo proprio quell'adorabile vecchietto con le rughe sulla faccia, lo sguardo vuoto ma colmo di vita, che viaggia con una bastone e vi considera come un nipote. Cosa fareste se scopriste che altro non è che un pazzo, razzista e omicida? Pensereste "ma no, ormai facciamogli passare i suoi ultimi anni della sua vita" oppure no?
Un libro sulla giustizia,sulla vita, sull'amore e sulla speranza. Ma soprattutto un libro che ti scuote. Ti fa svegliare, ti libera dalla troppa ingenuità e ti mette a contatto con la realtà nuda e cruda.
Senza immergersi in discorsi politici : quante volte una persona, nei vostri confronti, si è dimostrata diversa rispetto alle apparenze? Quante volte siete stati traditi da una persona che ritenevate degna di fiducia? Io molte volte anzi, continuamente.
Perchè io ho questo piccolo difetto: do troppa fiducia alle persone e spesso continuo a vedere sempre il loro lato buono. Quando una persona mente non ci credo. Cerco di trovare una scusa plausibile per spiegare il suo comportamento di merda. Invece non c'è nulla da spiegare. L'uomo spesso è falso, ti manipola, fa il doppio gioco, dice le bugie con una credibilità che ancora mi sorprende. Forse è questo il mio problema. Non so dire le bugie e quindi credo che anche gli altri siano come me. Forse bisogna fare come Sandra: svegliarsi da quel torpore chiamato "ingenuità" e crescere. Agire. Pensare. Prendersi le proprie responsabilità...e smascherare "i cattivi" : quelle persone che sembrano angeli caduti dal cielo, quando poi in realtà non sono altro che amici sbagliati, fidanzati che non ti meritano, persone che ti usano.
Insomma le persone di cui non bisogna fidarsi non sono solo i due vecchietti ex fascisti descritti nel libro, ma sono quelle persone che incroci tutte le mattine andando a scuola, all'università o al lavoro; quelle che conosci da una vita ma forse non del tutto.